Nelle città, le fonte emissive sono principalmente dovute all’attività umana. Ma, sapevi che esistono 2 tipi di inquinanti?

1)Inquinanti primari: quelli che vengono rilasciati direttamente nell’atmosfera da fonti emissive come trasporti, riscaldamento, agricoltura, industria, produzione di energia, uso di solventi, e sono : circa la metà delle particelle fini (PM10 e PM2,5), gli ossidi di azoto (NOx = NO2 + NO, il più stabile è NO2 ma c’è anche NO, si interconvertono tra loro in atmosfera), black carbon (BC), benzo[a]pyrene (BaP), ammoniaca (NH3), composti organici volatili non metanici (COVNM).

2)Inquinanti secondari: quelli prodotti dalla reazione con altri gas presenti nell’atmosfera (NOx, NH3, COVNM), è sono: l’ozono troposferico (O3) e circa la metà delle particelle fini (PM10 e PM2,5). Per esempio:

NO2 +  energia (sole)  → O + NO

O + O2 → O3

E cosa inquina in città?

Per PM2,5, BC e NOx la emissione dominante è dovuta  il traffico stradale, con un minore ma non trascurabile contributo della combustione non industriale  o da riscaldamento. Per O3 le emissioni dominanti sono il traffico stradale e l’uso dei solventi, con un minore contributo della combustione non industriale (domestica). Per i COVNM è è dovuta  all’uso di solventi, con un minore contributo dovuto al trasporto di strada. Per BaP è dovuta  la combustione non industriale con un minore contributo del trasporto e la industria. Per NH3 è dovuta all’agricoltura e al trasporto di strada.

Determinare l’origine dell’inquinamento atmosferico generato localmente è estremamente complicato, perché esistono inquinanti di natura secondaria: O3 (totalmente secondario) e PM (parzialmente secondario). La loro trasformazione può avvenire a distanze considerevoli della fonte emissiva. Inoltre, le condizioni atmosferiche (pressione, temperatura, umidità, radiazione globale e il vento) influenzano il comportamento degli inquinanti.

Ma allora, come si fa a difenderci e qual è la situazione complessiva dell’inquinamento a Milano? Lo analizzeremo nei prossimi post.

Fonte: Relazione tecnica: QUALITÀ DELL’ARIA, Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio