Cosa abbiamo respirato a Milano nel 2021?
Analizzeremo insieme i dati di PM10 e PM2,5 confrontando i dati delle centraline MSP con i dati della rete Arpa durante l’anno 2021.
Come si poteva attendere, la concentrazione di PM diminuisce in estate (quando aumenta la temperatura) e aumenta in inverno (quando la temperatura si abbassa).
La causa principale è un’influenza molto marcata della meteorologia: in inverno è presente uno schiacciamento al suolo di tutti gli inquinanti e quindi le loro concentrazioni aumentano notevolmente. Il fenomeno si chiama inversione termica. Influisci inoltre la stagnazione dell’aria causata dalle caratteristiche geografiche della pianura padana: a nord e ovest chiusa dalle Alpi, a sud dagli Appennini e a est dal Mare Adriatico, con il risultato di avere una bassa circolazione dell’aria.

Le medie annuale di PM10 e PM2,5 riportate da Arpa per Milano nel 2020 sono state: 31 e 21 μg/m3.
Queste valori sono sotto i limiti annuali stabiliti dalla normativa Italiana/Europea (PM10: 40 μg/m3 e PM2,5: 25 μg/m3) ma sopra quelle stabiliti dalla OMS (PM10: 15 μg/m3 e PM2,5: 5 μg/m3).

PM10 nel 2021 ha superato il limite massimo giornaliero di 50μg/m3 per 54 volte ma il limite da non superare è di 35 volte in un anno.

Dobbiamo impegnarci tutti insieme per migliore la situazione

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